Trentatre anni fa ero studentessa universitaria. Amavo Bologna anche per quello che sapeva rappresentare nel mondo oltre che per la sua vivacità culturale e politica.
Ricordo la tragedia, lo strazio delle vittime e dei loro familiari, le bare in Piazza Maggiore, il Presidente Pertini accanto al Sindaco Zangheri, lo squarcio nelle vite oltre che nell’edificio della stazione centrale.
Ricordi incancellabili per molti tra noi, che è nostro dovere trasmettere a chi non era ancora nato, a chi verrà dopo di noi.
La memoria è un bene prezioso, che alimenta la Democrazia e soccorre gli uomini